News dal mondo... animale
 
 
TORNA IL BOIA DELLA BIENNALE: FERMIAMOLO 
 
Ritengo fondamentale, “per un servizio corretto all’informazione”… riportarvi anche, alcuni dei messaggi postati nel topic “LA CHIAMANO ARTE.. MA E' UN VERO SCHIFO!” inserito nel “Forum CaniNet”.  Questi “aggiornamenti”, non recentissimi, ma molto importanti… a volte, anche di pareri opposti… ci potranno “guidare”, nella scelta di una nostra personale opinione in merito… per valutare, con obiettività, “sulla decisione di firmare o non firmare la petizione”!!!  
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“GECO74” (moderatore “Forum CaniNet”) il 10 marzo 2008 alle 15:17 scrive:  
Calmate gli animi... qualche mese fa quando questa notizia era uscita mi ero informato perchè la cosa mi aveva colpito molto... Il cane non è morto di stenti, è scappato.  
Era un randagio della città dell'artista, preso curato e il cibo gli veniva dato... non alla mostra però.  
La discutibilissima opera, voleva dimostrare quanto la gente è stupida, è bastato un cartello nella mostra che vietava di dare del cibo al cane e nessuno ha pensato di aiutarlo... il titolo dell'opera era "siamo quello che leggiamo" o qualcosa del genere. 
Voleva dimostrare che uno stupido cartello sarebbe bastato per far star buona la coscienza di ognuno... ed in parte ha avuto ragione. 
Inoltre ha voluto portare alla luce la situazione della sua città, dove ci sono centinaia di randagi, lasciati a morire di stenti senza che nessuno faccia qualcosa. 
Ora non stò difendendo l'indifendibile, trovo allucinante pensare un "opera" del genere... disgustoso... etc etc... 
Ma ho anche trovato che c'è chi si stà approfittando di questa situazione, di questo "pseudo artista", i fatti sono stati stravolti, viene anche detto che il cane muore di stenti e non è vero. 
Insomma... tutto questo per dirvi... occhio a quello che firmate, le petizioni on-line sono praticamente inutili, anche quando sono "vere", se volete scrivere il vostro rancore cercate l'indirizzo mail della struttura dove si dovrebbe tenere questa biennale, e scrivete direttamente, il vostro sdegno, a loro. Non date mai il vostro indirizzo principale per queste petizioni, perchè l'unica cosa certa che otterrete è una valanga di SPAM 
 
“MARIANNA” il 10 marzo 2008 alle 15:23 scrive: 
Quoto....anche io avevo cercato molto in rete e mi aveva colpito il messaggio che il pseudo artista voleva mandare ma che è stato recepito da pochi anzi pochissimi!io l'ho recepito....e mi ha fatto molta tristezza alla pari del vedere le foto del cane..Ovvio che non concordo i metodi utilizzati ma anch'io prima di firmare petizioni on line cerco e mi informo milioni di volte e il più delle volte non firmo...anche perchè non c'è mai stata una volta che sia stata informata di che fine facesse la petizione...a chi veniva mandata se era stata recepita ecc.ecc.ecc.. 
 
“MILITRISSA” il 10 marzo 2008 alle 16:10 scrive: 
Ma anch'io avevo sentito e letto che tutta la storia fosse una bufala e che il cane ,oltre ad essere nutrito durante le ore di chiusura della mostra,fosse scappato!  
E,nel migliore dei mondi possibili,prendendo per buono che il cane ora stia continuando la sua esistenza da qualche parte,il messaggio del tipo era perfettamente recepibile e condivisibile riguardo alla stupidità umana!! 
E forse il suo scopo l'ha ampiamente ottenuto;eccoci qui,a parlare di lui,a ragionare sul nulla,a morderci la coda girando in circolo,consapevolmente o inconsapevolmente inclusi,nostro malgrado,nella sua "opera". 
Però il dubbio continuerà ad aleggiare,ci si può credere come no... Io la petizione non l'ho firmata. 
 
“LILITH LOLLONA” il 10 marzo 2008 alle 16:45 scrive: 
Io tempo fa avevo letto un articolo dove apparivano entrambe le versioni ve ne posto tratti"..Secondo l’’artista’ lo scopo era quello di testimoniare l'indifferenza dell'essere umano nei confronti di altri esseri viventi. In un'intervista rilasciata a la 'Nación', ha dichiarato: "Lo scopo del lavoro non era causare sofferenza alla povera innocente creatura, bensì illustrare un problema. Nella mia città natale, San Josè, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno dedica loro attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di Nativity, ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. Nativity era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada". Fatto sta che il cane, secondo quanto riferisce Leonor Gonzalez, editore del supplemento culturale di ‘La Prensa’ in Nicaragua, sarebbe morto il giorno seguente a quello in cui sono state scattate le foto."e l'altra versione della galleria"Diversa la versione della galleria nicaraguense che ha ospitato l’allestimento, secondo la quale l'artista avrebbe trovato il cane in un vicolo e l'avrebbe portato nella galleria senza che fosse previsto. Secondo loro, inoltre, sarebbe stato correttamente alimentato per tutto il tempo tranne le tre ore della mostra. Il cane non è poi morto ma secondo loro è "scappato" in un momento di disattenzione."il comunicato di Vargas:"Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che ‘Sei quello che leggi’ non verrà più chiamata "opera d'arte", in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi. Ha ammesso l'errore ed ha affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. E chiede a tutti di accettare le sue scuse.“"per chi volesse l'articolo è qui  http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=27671&format=html  Nell'articolo inoltre si parla anche delle varie petizioni che hanno portato in risalto l'avvenimento.... personalmente non credo che le petizioni online o in giro che siano non abbiamo risonanza o non siano utili. poi quale sia stato il fine di questo artista io non l'ho ancora capito,se fosse nel "giusto" bè la risonza avuta non potrà che aiutarlo nel sua sensibilizzazione e non credo che delle petizioni lo sconvolgano, se quel cane è morto veramente bè merita di essere considerato un assassino 
 
“MARIANNA” il 10 marzo 2008 alle 16:51 scrive: 
Ci sono petizioni che girano on line ma come dice “GECO74” la maggior parte delle volte servono per mandarti dello SPAM e che fine facciano queste petizioni nessuno lo sa!Ti hanno mai scritto la petizione che lei ha firmato è stata inviata a....ecc...ecc...Sai cosa è successo a me una volta firmando petizioni on line???Era contro il "suggerimento" del papa di abolire l'insegnamento dell'evoluzione di Darwin dalle scuole... e quindi si era firmata questa petizione che girava nel mondo scientifico... beh richiamo ufficiale dal presidente in persona dato che hanno messo un articolo su La Repubblica con tutte le firme... che non riportava proprio la petizione che io avevo firmato! Sinceramente le reputo pericolose e false (la maggior parte) nonché inutili! 
 
“GECO74” (moderatore “Forum CaniNet”) il 10 marzo 2008 alle 17:02 scrive:  
Ripeto che non sono assolutamente d’accordo con l'artista, non voglio giustificarlo o altro.. quelle foto mi han fatto venire i brividi, trovo "l'opera" un insulto. 
Detto questo però non riesco a venirne a capo di questa storia... come dici tu Ele, se le petizioni avessero avuto qualche effetto non staremmo qua a firmarne un'altra per non far riproporre "quest'opera" alla biennale del 2008. 
Trovo strano che Vergas dica: 
"Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che ‘Sei quello che leggi’ non verrà più chiamata "opera d'arte", in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi. Ha ammesso l'errore ed ha affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. E chiede a tutti di accettare le sue scuse.“"e poi la voglia riproporre ancora. 
C'è chi dice che il cane è morto, chi dice che è scappato, chi dice che veniva curato, chi dice che non lo era... non so a chi credere. L'unica cosa che so è che è comunque uno schifo che nessuno, alla mostra, abbia pensato di dare una tartina a quel povero cane!! 
Il mio discorso però va oltre... le petizioni on-line non hanno nessun valore, una raccolta firme per avere un valore deve essere accompagnata da un documento d'identità, come quando raccolgono firme per i referendum per intenderci. 
Esistono programmi che creano centinaia di indirizzi mail fasulli, chiunque potrebbe firmare 1000 volte le stessa petizione con 1000 ind. mail differenti. Per questo non hanno nessun valore. 
Infatti non esiste una sola petizione on-line che abbia portato a un qualcosa, men che meno quella dell'anno scorso su questa opera d'arte, visto che quest'anno la ripropongono. 
Ci saranno siti, dove si firmano petizioni, senza scopo di lucro, ma la maggior parte sono serbatoi di indirizzi mail per fare spam... quindi occhio a cosa firmate, a chi date le vostre mail. 
Se proprio volete fare qualcosa cercate l'ind mail del museo (in questo caso) e scrivete direttamente a loro... un po' come per l'altro post contro il MOIGE... non firmate petizioni. 
 
“LILITH LOLLONA” il 10 marzo 2008 alle 17:04 scrive: 
Io di petizioni on line ne ho firmate un sacco sul che fine hanno fatto hai ragione non lo so per alcuni siti, per altri mi è stata mandata la risposta e il conseguimento o meno della causa, ma se nei vari articoli in web si dice che le mobilitazioni di petizioni hanno riguardato 150.000 persone (per il caso di Vargas in particolare) spero di entrarci anche io.Per la diffusione dei dati per esempio di questo sito si dice che possono essere anche anonime, (personalmente non mi piace lasciare l'anonymus sulle robe che leggo e di spam da questo sito non ne ricevo.. a sto punto ne ricevo più dall'Oipa ma pure li so che bene o male a qualcosa serve.Penso che valga sempre la pena di leggere qualcosa e fare qualcosa che a noi non ci costa niente. poi se non pensiamo siano cose giuste e affidabili non si firma e amen! 
 
“MARIANNA” il 10 marzo 2008 alle 17:07 scrive: 
No Ele mi sono spiegata male....se servissero ne firmerei anche io 10.000 il problema è che non sono valide...guarda io firmo un sacco di petizioni di Amnesty International ma ci vuole il documento di identità perchè siano valide!Credo che sia più utile fare altro.. tipo contattare direttamente il signor "artista" qua con una bella lettera magari firmata a nome di Cani.Net....non so se hai capito che intendo... 
 
“LILITH LOLLONA” il 10 marzo 2008 alle 17:14 scrive: 
Sicuramente so che non sono valide a livello di petizione vera e propria.. ma servono a far numero come si dice, come nelle manifestazioni politiche serve a qualcosa che in alcune vadano anche i bambini visto che non hanno diritto di voto?No fanno numero... è una petizione in più.. una sensibilizzazione in più, un modo in più per render pubblica la notizia smuovere i comitati...Mo non mi ricordo quale ente di protezione animali straniero ha indotto sempre per Vargas una mail che tra gli indirizzi aveva la galleria dov'è stata esposta la prima "opera.".Poi che queste in particolare servano a niente a livello giuridico e legale amen ma sono comunque una forma di protesta.. a me va che il mio nome sia tra quelli come in altre mail, petizioni.A volte poi è solo il click che aiuta, come per il sito del cancro al seno per esempio ultimamente... serve il click per mandarlo avanti.Poi ognuno fa quanto e come meglio crede,anche io penso che siano meglio mail al diretto interessato ma non ritengo comunque che queste siano totalmente inutili! 
 
“MARIANNA” il 10 marzo 2008 alle 17:10 scrive: 
Ho capito il tuo discorso infatti... se arrivano da fonti di un certo tipo (esempio quella di Darwin era firmata da ricercatori e professori universitari) io la firmo anche... perché per far casino ci sono sempre..... ma queste qua... delle volte mi lasciano basita tutto qua.... questa in particolare non c'ho ancora capito na mazza e se non capisco non firmo! 
 
“LILITH LOLLONA” il 10 marzo 2008 alle 17:26 scrive: 
Ti incollo un testo Oipa: 
"Dopo che un rappresentante della Biennale ha contattato Vargas, mediante lettera scritta, per esprimere il suo sconcerto riguardo la pubblicità negativa ricevuta da “Sei quello che leggi” e nella stessa lettera è stata messa in dubbio la legittimità dell’ammissione come eccellente artista e rappresentate, l’uomo ha chiesto pubblicamente scusa e promesso che non riproporrà mai più simili progetti. Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che “Sei quello che leggi” non verrà più chiamata “opera d’arte”, in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi, ha ammesso l’errore commesso ed affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. Chiede a tutti di accettare le sue scuse."e questo"L’OIPA ringrazia tutti coloro che hanno firmato l’appello, contribuendo ad ottenere un importante risultato, nella speranza che un episodio come questo non debba mai più ripetersi.  Paola Ghiotti - OIPA International Campaigns Director". 
A me questo basta, poi, che i click siano avvenuti tramite petition on-line o le newsletter Oipa poco importa sono contenta che in qualche modo il mio pensiero al riguardo sia giunto anche solo con il valore di una virgola in un romanzo… mo diteme che non sono poetica!Link del testo: http://www.oipaitalia.com/maltrattamenti/notizie/nicaragua.html 
 
“MILITRISSA” il 12 marzo 2008 alle 14:54 scrive: 
Quotato dal post di Lollona : "Vargas, in un comunicato diffuso via web afferma che ‘Sei quello che leggi’ non verrà più chiamata "opera d'arte", in segno di rispetto verso quanti si sono sentiti offesi. Ha ammesso l'errore ed ha affermato che avrebbe dovuto salvare il cane invece di lasciarlo morire. E chiede a tutti di accettare le sue scuse.“ 
Ragazzi,se dovessimo prendere per buone e come veritiere (sempre che gli si voglia dare ancora un minimo di credibilità) le parole del tizio (chiamarlo artista mi sembrerebbe proprio grottesco),a questo punto le congetture sulla sorte del cane starebbero a zero. Purtroppo!!! 
 
dal Forum di "www.cani.net" del 10 marzo 2008 
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