News dal mondo... animale
 
 
Il brutto...  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Foto, video e testi tratti da siti vari, 
eticamente citati. 
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STATI UNITI - SOLO I CANI "SENTONO" LE BOMBE TALEBANE 
Washington – Le Ied (improvised explosive device), le bombe “artigianali”, sono le armi più temute dalle forze alleate in Afghanistan. Per parare la minaccia il Pentagono ha avuto, dal 2004, finanziamenti record: quasi 17 miliardi di dollari. Denaro con il quale sono stati finanziati programmi avanzati. Ma alla fine, per stessa ammissione degli ufficiali, la miglior risposta sono le unità cinofile. Usando gli apparati tecnologici, gli artificieri sono in grado di scoprire il 50 per cento degli ordigni. Se fanno intervenire i cani la percentuale sale all’80 per cento. Una capacità che li rende quanto mai preziosi nel teatro afghano e, a volte, insostituibili.  
3000 CANI "IN SERVIZIO" - Il Pentagono, infatti, ha investito molto sulle unità cinofile ed oggi può contare su oltre 3000 animali, alcuni dei quali sono considerati dei “veterani” essendo stati schierati più di una volta sul fronte di guerra. Molti sono caduti al fianco dei loro istruttori, tanti hanno salvato le vite dei militari. E non sono pochi i cani che hanno riportato ferite terribili o hanno sofferto lo stress da combattimento. Un sacrificio che alcune associazioni vorrebbero vedere riconosciuto in modo ufficiale con la costruzione di un monumento e il conferimento di medaglie al valore. Cosa già fatta dai britannici che, mantenendo una vecchia tradizione, hanno assegnato un’onorificenza a Treo, un labrador anti-bomba impiegato in Afghanistan. E’ possibile che il numero delle unità cinofile sia destinato a crescere vista l’intensificazione degli agguati terroristici condotti con le Ied.  
 
AUMENTO DELL'USO DELLE BOMBE DA PARTE DEI TALEBANI - I talebani le seminano in grandi quantità: nei primi otto mesi del 2010, dicono le statistiche, ci sono stati 1062 attacchi coronati da successo. Nello stesso periodo del 2009 erano stati “solo” 820. Ordigni, inoltre, sempre più potenti in grado di danneggiare anche i veicoli blindati studiati per resistere a questo tipo di trappole. Interessante, infine, un dato. Ispirandosi a quanto fatto dagli insorti in Iraq e in Afghanistan, le Ied hanno riscosso “successo” anche in altri quadranti geografici: secondo uno studio vi è, su scala globale, una media di 273 attacchi al mese condotti con questi ordigni. Le bombe sono “popolari” tra i gruppi armati perché sono relativamente facili da mettere a punto e possono essere composte di materiale non militare, come il fertilizzante, biglie di ferro, chiodi.  
da "www.corriere.it" del 22 ottobre 2010 
 
 
 
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ITALIA - INVESTI' IL GATTO E NON LO SOCCORSE: E' REATO 
Milano. Investire un gatto e non prestargli i necessari soccorsi è reato. Lo sostiene il sostituto procuratore generale di Milano Sandro Celletti nel ricorso presentato alla Corte di cassazione contro il proscioglimento, disposto dal gup di Busto Arsizio (Varese) nei confronti di una donna che investì un gatto e poi impedì che venisse soccorso. La parola ora passerà alla Corte di cassazione.  La vicenda risale al 17 agosto del 2008. La donna, Maria Rosa C., 42 anni stava uscendo dal cortile di un'abitazione a Carate, quando investì accidentalmente un gatto. Due amiche che si trovavano in auto con lei volevano soccorrere l'animale agonizzante e portarlo da un veterinario. Ma Maria Rosa non ne volle sapere e il gatto morì due giorni dopo. Nei suoi confronti venne presentata una denuncia per maltrattamento di animali, finita al Gup di Busto Arsizio che dispose il proscioglimento. Contro questa decisione si è espresso il sostituto procuratore Celletti che ha deciso di ricorrere in Cassazione. Secondo il magistrato ricorrente infatti non ci sarebbe solo un maltrattamento di animali come contestato in primo grado ma un reato maggiore, avendo la mancanza di soccorsi portato alla morte del gatto. 
da "www.corriere.it" del 10 settembre 2010 
 
 
 
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THAILANDIA - LA TIGRE "VIAGGIA" IN VALIGIA 
Bangkok. L'hanno trovato al check-in, poco prima del volo. Sonnecchiava beato, a causa del sonnifero, tra calzini, mutande e t-shirt nel voluminoso bagaglio di una signora diretta in Iran. A prima vista era sembrato un gatto, ma a una seconda occhiata è parso chiaro agli ufficiali della dogana dell'aeroporto di Bangkok che dentro la valigia c'era un cucciolo di tigre. 
da "www.repubblica.it" del 28 agosto 2010 
 
 
 
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STATI UNITI - LA STORIA DI GINA, CANE SOLDATO IN IRAQ: TRAUMI DA REDUCE DI GUERRA 
Una notiziola piccola che di sicuro non interessa a nessuno, trovata spulciando nel sito del Corriere della Sera. E' la storia di Gina un cane militare "esperto" di esplosivi, "in servizio" presso le truppe americane di stanza in Iraq. La bestiola ha lavorato fino a quando, un anno fa, il mezzo sul quale viaggiava è saltato su una mina. Uscita fisicamente incolume dalla deflagrazione, Gina ha iniziato ad accusare "disordini mentali da stress post traumatico", gli stessi diagnosticati anche ai soldati impegnati in zone di guerra (diagnosi che non è piaciuta agli ambienti militari che ritengono "degradante" il paragone tra soldati e animali). Per sua fortuna il cane ha potuto fare ritorno in patria (ormai un anno fa) dove ha seguito un lungo percorso di riabilitazione. E' stata sottoposta a una terapia <umana> con corse, camminate, salti a ostacoli insieme alla sua addestratrice, Melinda Miller. Sono arrivate le coccole ogni volta che Gina si spaventava: gradualmente è stata reintrodotta alla vita militare, tra persone amiche . Ma <Dubito che possa ritrovare completa serenità> ha detto Nicholas Dodman, che si occupa del programma di addestramento della Tufts University alla Cunninng School di Veterinaria e Medicina, che in 12 anni ha seguito un centinaio di animali traumatizzati. Che hanno dimostrato di soffrire di alucinazioni, visioni, esperienze traumatiche rivissute e riviste, lampi nel buio con le immagini vivide delle situazioni da panico: ovvero gli stessi disturbi di cui soffrono molti veterani dell’Iraq e dell’Afghanistan, sintomi ben conosciuti nei soldati ma ingoti fino a ora negli animali. Commenta una nota dell' Enpa, Ente nazionale Protezione Animali: <La storia di Gina non rappresenta un caso isolato ma è soltanto la punta dell’iceberg di un fenomeno estremamente diffuso – lo sfruttamento a scopi militari appunto – che miete numerosissime vittime tra gli animali. Non solo cani ma anche leoni marini, delfini e otarie utilizzati in mare per l’identificazione degli obiettivi bellici, per l’individuazione dei percorsi minati, per la neutralizzazione degli uomini-rana o per le missioni "kamikaze". E ancora. Ratti e furetti, usati sulla terraferma per l’individuazione dei campi minati ma anche asini che, imbottiti di esplosivo, vengono lanciati in terribili missioni suicide. L’esercito a 4 zampe, inoltre, è multinazionale: gli animali sono condannati a prestare servizio militare dagli Stati Uniti alla Russia, dalle milizie talebane dell’Afghanistan al Mozambico>. Commenta Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa: <Penso che gli animali dovrebbero essere lasciati in pace, che è il contrario della guerra, e non utilizzati per una pratica che non esito a definire ignobile. Perchè mai dovrebbero rischiare la vita a causa di conflitti che non hanno né voluto né cercato? Dai cani sminatori ai delfini kamikaze non ci siamo fatti mancare proprio nulla. Forse è il caso che gli uomini, approvando una moratoria internazionale sull’impiego degli animali nei teatri di guerra, dessero finalmente prova concreta di quella civiltà di cui si dicono portatori>. Condividio in pieno la posizione dell'Enpa: di sicuro ci sono dei robottini in grado di fare il lavoro di Gina, ma forse costano troppo, cosa vuoi che sia la vita di un cane? E ci si meraviglia che un cane possa avere paura, subire traumi e choc come un essere umano! Quando ci sono i tuoni uno dei miei cani vieve il suo terrore con grande dignità, non urla nè abbaia ma striscia sotto i mobili: lo calmano solo le coccole. Ho parlato di Gina perchè amo e rispetto gli animali, ma la questione spinosa resta sospesa, ovvero i traumi di quei reduci oggi dall' Iraq e dall' Afghanistan, ieri dal Vietnam. Dello choc e dell'incapacità di tornare alla vita normale al rientro dal Vietnam se ne è parlato tanto, c'è tutta una bellissima cinematografia in proposito. Di Iraq e di Afghanistan si parla meno: perchè ci sono meno persone traumatizzate o perchè non è il caso visto che la partita è ancora aperta?  
da "www.quotidiano.net" del 05/08/2010 
 
 
 
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ITALIA - BONDI SUL FRECCIAROSSA CON IL CANE. PERCHE' LUI SI E TUTTI GLI ALTRI INVECE NO? 
Roma - Consentire a tutti i cittadini, e non soltanto ai ministri, la possibilità di viaggiare con il proprio cane al seguito anche a bordo degli Eurostar. E' questo il senso della richiesta dei senatori Roberto Della Seta e Donatella Porretti, Pd il primo e radicale eletta sempre nelle fila dei democratici la seconda, dopo la diffusione della notizia secondo cui il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, avrebbe viaggiato su un Frecciarossa in compagnia del proprio cane di grossa taglia. E lo avrebbe fatto per poter partecipare alla puntata di Porta a Porta del 17 novembre, dedicata alla ratifica della convenzione europea sui maltrattamenti degli animali, nel corso della quale tutti gli ospiti si sono presentati in compagnia del loro fidato quattrozampe. 
L'INTERROGAZIONE - I due senatori hanno già presentato un'interrogazione al ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, per chiedere «Perchè mai ciò che è proibito ai comuni mortali, sia stato invece consentito a un Ministro della Repubblica». O, meglio, «ci aspettiamo che il ministero vigilante sul trasporto ferroviario prenda spunto da questo spiacevole episodio per sollecitare l'inserimento nei regolamenti di Trenitalia della possibilità per milioni di italiani di viaggiare sui treni veloci insieme al proprio cane, naturalmente secondo regole che garantiscano la sicurezza e la tranquillità di tutti i passeggeri».  
IL REGOLAMENTO - Il regolamento di Trenitalia per il trasporto di animali, modificato di recente, prevede infatti il trasporto gratuito di cani, gatti e altri pet domestici di piccola taglia purché siano custoditi in un trasportino di dimensioni non superiori a 70x30x50 centimetri, «Nella prima e nella seconda classe di tutte le categorie di treni, ad eccezione degli ES* effettuati con materiale ETR 450». Il regolamento precisa poi che «E’ inoltre consentito, per singolo viaggiatore, il trasporto di un cane di qualsiasi taglia, munito di museruola e guinzaglio: sui treni Espressi, IC ed ICN sia in prima che in seconda classe; sui treni Regionali nel vestibolo o piattaforma dell’ultima carrozza, con esclusione dell’orario dalle 7 alle 9 del mattino dei giorni feriali dal lunedì al venerdì; nelle carrozze letto, nelle carrozze cuccette ordinarie e comfort e nelle vetture Excelsior ed Excelsior E4 per compartimenti acquistati per intero. In tali casi per il trasporto del cane è necessario acquistare un biglietto di seconda classe al prezzo previsto per il treno utilizzato ridotto del 50%».  
DIRITTO PER TUTTI - Il Frecciarossa, insomma, non rientra nella categoria dei convogli su cui un cittadino possa viaggiare in compagnia del proprio cagnolone. Un cittadino però lo ha fatto, fanno notare Della Seta e Porretti e quel cittadino non è uno come gli altri, essendo anche un ministro della Repubblica. E il suo cane avrebbe pure viaggiato libero e senza museruola. Nessun problema, per i due esponenti democratici, se la cosa fosse consentita a chiunque. Ma visto che non lo è, sostengono spiegando la loro iniziativa, che ci si attivi affinché questo diritto venga esteso davvero a tutti.  
da "www.corriere.it" del 26 novembre 2009 
 
 
 
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AUSTRALIA - ACCECA A MANI NUDE COCCODRILLO PER SALVARE LA MOGLIE 
Sydney. Per salvare la moglie è saltato sulla testa di un coccodrillo di 2 metri e mezzo e lo ha accecato a mani nude, costringendolo a mollare la presa sulla donna che gridava aiuto, ormai trascinata nell'acqua del fiume. 
E' la storia raccontata in Australia dalla vittima, Wendy Petherick di 36 anni e da suo marito, il 39enne Norm Moreen, ormai considerato un eroe da poliziotti e medici della zona. In ospedale dopo l'attacco avvenuto ieri nel Litchfield National Park, a 160 chilometri a sud di Darwin, la donna è stata medicata per le otto ferite riportate alla coscia destra e un taglio alla mano, l'uomo soltanto per lievi escoriazioni. 
Passata la brutta avventura, la Petherick si è detta orgogliosa dell'uomo che ha sposato 17 anni fa e con il quale ha avuto 3 figli: "Se non ci fosse stato lui, il coccodrillo mi avrebbe uccisa". Ha raccontato il marito: "Sono semplicemente schizzato, lo fai se devi salvare qualcuno che ami; hai paura, ma non c'è tempo per pensare".  
da "Adnkronos" del 3 aprile 2008 
 
 
 
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ITALIA - CARO ESTINTO ANCHE PER FIDO: ECCO LE BARE PER ANIMALI 
Il classico va sempre di moda. Ma anche nel settore delle casse da morto non mancano stranezze e novità che puntano a conquistare una fetta di un mercato che, quasi superfluo ricordarlo, non conosce crisi. 
Più di 200 espositori hanno dato appuntamento agli addetti ai lavori a ’Tanexpo 2008’, la fiera biennale di articoli funerari e cimiteriali appena conclusa domenica scorsa a Bologna. L’ultima frontiera in fatto di bare è quella dei cofani per gli animali domestici. 
L’idea è venuta all’impresa Giuseppe Franco di Triggiano (Bari) che propone casse funebri per i cari estinti a quattro zampe. L’obiettivo è inserirsi nella scia degli articoli costosi su cui padroni particolarmente affezionati non risparmiano per far essere chic i loro cani e gatti. 
E considerando anche il fatto che in molte città si stanno costruendo cimiteri per animali. Per ora ce ne sono solo tre modelli, colorati e completi di imbottitura. Ma se l’articolo si venderà, la produzione potrebbe allargarsi. 
da "www.qzlife.it" del 31 marzo 2008 
 
 
 
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STATI UNITI - SORSI DI VODKA AL SERPENTE 
Vietato in tempi normali per i minorenni lo è ancora di più se all'interno della bottiglia c'è un serpente. E' accaduto in Texas dove sono state sequestrate 429 bottiglie di "vodka al rettile". Il tutto preparato in una fattoria di Palo Alto. Pronto alla vendita e senza licenza. Naturalmente con la variante alla tequila. 
da "www.repubblica.it" del 27 marzo 2008 
 
 
 
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