Preparazione al parto
 
 
Preparazione al parto e comportamento della madre 
fascino e tenerezza dei cuccioli 
 
Dr. Sabrina Giussani, Medico Veterinario Dirigente S.I.S.C.A. - Gruppo di Lavoro FSA  
 
"I Nostri Cani" - Rivista Ufficiale ENCI - maggio 2002 
tratto da  www.enci.it 
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COME E DOVE PREPARARE LA SALA-PARTO? 
La sala-parto deve essere posta in una stanza conosciuta e frequentata dalla futura madre; è consigliabile condurre più volte al giorno il cane nella stanza opportunamente preparata e somministrare dei premi in cibo in modo da ridurre lo stress dovuto all'improvviso cambiamento delle abitudini di vita della futura madre.  
È necessario che la sala-parto abbia pareti e fondo facilmente pulibili (ad es. di legno) e che sia in grado di isolare termicamente i cuccioli dal pavimento della stanza; è possibile porre sul fondo delle traversine assorbenti o un panno di morbido cotone in modo che i cuccioli non si feriscano durante gli spostamenti.  
La sala-parto deve essere inoltre concepita in modo che i cuccioli non possano allontanarsi troppo dalla madre (la termoregolazione dei nascituri è ancora imperfetta tanto che i cuccioli mantengono costante la propria temperatura interna grazie al contatto con la madre) ma deve essere sufficientemente spaziosa in modo che l'allevatore e i membri della famiglia possano entrare e manipolare i cuccioli con facilità.  
La madre deve, invece, avere la possibilità di interrompere il contatto con i cuccioli (allontanandosi in modo che i cuccioli non possano raggiungerla) quando ne ha voglia; durante i primi giorni dopo il parto il cane trascorrerà molto tempo con i cuccioli mentre a partire già dalla seconda settimana si assenterà spesso accorrendo rapidamente in occasione dei vocalizzi dei cuccioli. 
Impedire alla madre di allontanarsi dai cuccioli (ad es. quando questi ultimi cominceranno a camminare) può provocare una risposta aggressiva da parte della madre stessa a causa dell'insistenza delle provocazioni al gioco effettuate dai cuccioli.  
Il locale che ospita la cucciolata deve essere spazioso, adeguatamente riscaldato (dovranno essere presenti almeno 25°; attenzione alle basse temperature invernali e alle alte temperature estive), luminoso e ricco in stimoli sonori (l'oscurità e il silenzio provocano uno sviluppo non corretto del sistema nervoso dei cuccioli).  
È opportuno, in occasione dello svezzamento alimentare (intorno alla quarta - quinta settimana), allestire nella sala - parto un'area destinata alla somministrazione del cibo, un'area riservata al riposo e un'area per l'evacuazione delle deiezioni (poiché la madre interrompe l'ingestione delle deiezioni dei cuccioli); quest'ultima zona deve essere separata dalle altre (ad es. con un piccolo sbarramento in modo che i cuccioli imparino ad evacuare in un punto preciso…in questo modo l'apprendimento del luogo corretto di evacuazione presso i futuri proprietari sarà facilitato).  
La sala-parto deve essere ampliata quando i cuccioli iniziano ad evacuare spontaneamente e a camminare;  
È opportuno lasciare i cuccioli con la madre fino all'età di circa 60 giorni (momento ottimale per effettuare l'adozione).  
COME MIGLIORARE LA SENSIBILITA' TATTILE DEI NASCITURI? 
Il feto (dall'età di circa 45 giorni) è in grado di rispondere ad una stimolazione tattile. La palpazione dell'utero gravido provoca un movimento di rotazione o la suzione del cordone ombelicale da parte del feto. Questi movimenti tendono ad attenuarsi grazie a palpazioni ripetute delle corna uterine della madre. Massaggiare delicatamente l'addome della madre gravida a partire del trentesimo giorno di gravidanza migliorerà la sensibilità tattile dei nascituri (i cuccioli saranno più "disponibili" alle carezze dei proprietari).  
Inoltre, in occasione di un'emozione da parte della madre (paura ad es. di una detonazione, cambiamento di ambiente - trasferimento in una stanza sconosciuta, presso persone sconosciute -) il feto presenta un movimento di suzione di un arto anteriore o del cordone ombelicale. Più la risposta emozionale della madre è intensa, più la reazione del feto si prolunga nel tempo. È quindi opportuno cercare di ridurre il più possibile le situazioni  
che possono generare stress nella femmina gravida in modo da migliorare la gestione delle emozioni dei nascituri (i cuccioli saranno più "equilibrati").  
A partire dalla nascita è necessario accarezzare e sollevare più volte al giorno i cuccioli durante i periodi di veglia (è opportuno non svegliare i cuccioli durante il sonno poiché in questo periodo viene secreto l'ormone della crescita).  
A partire dal momento in cui i cuccioli iniziano a camminare è opportuno, per effettuare la manipolazione, chiamarli con voce dolce abbassandosi sulle ginocchia e distogliere lo sguardo (per facilitare l'avvicinamento dei più "timidi").  
CHE COSA E' IL LEGAME DI ATTACCAMENTO? 
Alla nascita la madre sviluppa un particolare legame nei confronti dei propri cuccioli (il "legame di attaccamento") che favorisce la messa in atto delle cure parentali (allattamento, evacuazione delle deiezioni, ecc). La separazione dai cuccioli effettuata precocemente (cioè prima dei 60 giorni di età) provoca uno stato di stress di notevole intensità (lamenti, tentativi di distruggere gli ostacoli che impediscono il contatto, disappetenza, apatia).  
Per quanto riguarda i cuccioli, invece, qualsiasi femmina (considerata come una fonte di calore e di nutrimento) può "soddisfare le loro esigenze" fino alla seconda - terza settimana di età. Quando i cuccioli aprono gli occhi (tra il decimo e il quindicesimo giorno) iniziano ad "attaccarsi alla propria madre" e la separazione effettuata precocemente da quest'ultima (cioè prima dei 60 giorni di età) provoca un profondo stress con ritardo nella crescita, alterazioni del sonno e disappetenza….la disperazione dei cuccioli può essere appagata solo dalla propria madre.  
La madre diventa "un polo rassicurante" attorno al quale i cuccioli inizieranno l'esplorazione del mondo esterno; la possibilità di arrivare a contatto con la madre in occasione di un'emozione negativa (ad es. paura) favorirà la corretta gestione delle emozioni.  
Inoltre i cuccioli grazie alla presenza della madre memorizzeranno una forma, un odore e delle caratteristiche sonore che permetteranno la corretta "impregnazione" cioè la costruzione dell'immagine di "un cane" che sarà identificato come futuro partner sociale e sessuale.  
QUALI PUNIZIONI METTE IN ATTO LA MADRE NEI CONFRONTI DEI CUCCIOLI? 
Le punizioni vengono effettuate in risposta alle "trasgressioni" delle regole presenti nella nuova "famiglia canina". La madre arriva ringhiando vicino al cucciolo e lo afferra (senza provocare lesioni) aprendo la bocca sulla collottola; alcune volte inserisce in bocca l'intero cranio del cucciolo.  
In alcune situazioni lo obbliga a rimanere a terra acquattato o a pancia all'aria (riproduzione del comportamento di evacuazione delle deiezioni) trattenendolo con un arto anteriore (senza provocare lesioni).  
Intorno alle cinque - sei settimane la madre allontana con un ringhio i cuccioli quando cercano di succhiare il latte a causa del dolore provocato dai denti da latte durante la poppata.  
Il "grido" emesso da alcuni cuccioli e "il rilassamento" effettuati in risposta alla punizione materna significano l'accettazione "dell'autorità della madre" (in seguito il cucciolo adotterà questi segnali di fronte ad un cane adulto e costituiranno "una postura di sottomissione", cioè uno dei più importanti rituali sociali).  
È necessario che la madre rimanga a lungo con i cuccioli in modo da poter mettere in atto la punizione tutte le volte che lo ritiene opportuno.  
È opportuno sorvegliare la madre ma non intervenire in quanto la punizione è alla base dell'educazione dei cuccioli.  
QUALI SONO I MOMENTI PIU' IMPORTANTI DELLO SVILUPPO COMPORTAMENTALE DEL CUCCIOLO? 
L'acquisizione di una "banca dati": 
Durante il periodo di socializzazione (che si estende dalla terza settimana al terzo mese di vita del cucciolo) le cellule nervose del cucciolo si sviluppano tumultuosamente. Si formano molti "collegamenti" chiamati sinapsi che costituiranno il sistema nervoso del cane adulto….ma solo le sinapsi che verranno ripetutamente "attivate" da un'esperienza rimarranno "vive".  
A partire dalla terza settimana di età (quando i cuccioli sono in grado di vedere e di udire) è necessario iniziare ad esporli gradatamente (iniziando con l'intensità più bassa) al maggior numero possibile di stimoli (sonori, visivi, tattili): rumori presenti in un'abitazione (telefono, televisione, radio, aspirapolvere, voci, ecc.), rumori presenti nell'ambiente esterno (aereo, elicottero, automobili, motorini), contatti fisici con il maggior numero di persone (bambini, uomini, donne, anziani, persone di colore.. - per un cane un bambino è profondamente differente da un adulto e un uomo da una donna -), altri animali (cani, gatti, uccelli).  
È possibile collocare dei giochi quando l'allevatore è presente (palle, corde appese alle pareti della sala - parto, oggetti che suonano quando schiacciati….è necessario scegliere materiali atossici e resistenti); sono invece da evitare giochi di "tira e molla" tra i cuccioli e l'allevatore poiché in questo modo viene perso il controllo dell'intensità del morso.  
Le stimolazioni devono essere ripetute quotidianamente e avvenire in situazione"di tranquillità".  
L'ingresso in allevamento di persone estranee potrebbe veicolare virus presenti nell'ambiente (ad es. calpestando feci e urina deposte per strada da altri cani) ….ma anche l'allevatore e la sua famiglia potrebbero svolgere questo ruolo; per ovviare a questa situazione è opportuno vaccinare correttamente la madre, predisporre delle calzature (o rivestire queste ultime con calzari in plastica) ed effettuare delle disinfezioni regolari dell'ambiente.  
Così facendo i cuccioli saranno dotati di una "banca dati" molto ampia e non avranno paura; le specie conosciute saranno considerate "amiche"… non saranno né temute né predate (esseri umani compresi).  
Per favorire un corretto sviluppo del sistema nervoso dei cuccioli è necessario somministrare un'alimentazione adeguata.  
È opportuno adottare il cucciolo intorno ai 60 giorni di età in modo che possa abituarsi agli stimoli presenti nel nuovo ambiente di vita; un'adozione tardiva (dopo il terzo mese), associata allo sviluppo in un luogo povero di stimoli, può essere alla base di una patologia del comportamento (La Sindrome da Privazione Sensoriale).  
 
 
 
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